Quando un paziente si affida a un medico una delle prime cose che cerca, di solito, è la sicurezza. Un paziente rassicurato è la condizione perfetta per permettere al medico di lavorare al meglio delle sue possibilità. Purtroppo però, molto spesso, ci rendiamo conto che la paura di subire interventi medici, ancor più odontoiatrici, è atavica, indipendente dalla natura stessa delle manovre che verranno svolte, siano esse cruente o meno.
Le statistiche dichiarano che oltre 2 pazienti su 3 hanno questa paura che si manifesta sotto varie forme, dal lieve disagio fino agli attacchi di panico. La fobia può essere quindi innata, inoltre può derivare dal fatto che si agisce in un punto molto sensibile del nostro corpo, essere provocata dall’ago dell’anestesia (siringa), dalle turbine rumorose (il famigerato “trapano”) ecc.
Spesso si attiva ancora prima di entrare nello studio. Lavorare con un paziente adulto impaurito e teso può essere molto difficile, ma non c’è niente di peggio, per i genitori e per i medici, di dover sottoporre a cure un bambino spaventato, il quale, non avendo ancora sviluppato autocontrollo, potrebbe agitarsi eccessivamente fino anche a esplodere in attacchi nevrotici.
Attraverso una maschera nasale il paziente respira una miscela di ossigeno e protossido di azoto.
Già dopo pochi respiri inizia una sensazione di rilassatezza ma rimanendo sempre vigili e coscienti.
Vengono eseguiti i trattamenti senza sensazione di fastidio o dolore.
Terminata la seduta verrà somministrato al paziente ossigeno puro per qualche minuto poi può tranquillamente tornare a casa e guidare.
Fortunatamente un buon medico è consapevole di queste paure e nel suo bagaglio deve disporre di soluzioni e strumenti per poterle farle superare ai propri pazienti. L’approccio psicologico corretto è il primo passo ma potrebbe non bastare. Da molti anni viene utilizzata con successo la somministrazione di una miscela gassosa, completamente innocua e sicurissima, di protossido di azoto e ossigeno, molecole già presenti nell’aria che respiriamo, ma miscelate secondo la metodica di Langa. Ciò induce a uno stato di sedazione cosciente, ovvero il paziente entra in pochi minuti in uno stato di tranquillità, dimenticando ansie e stress, lasciando la possibilità a medici e assistenti di intervenire in completa calma e serenità. Una volta terminate le cure e rimossa la somministrazione del gas, il paziente tornerà, in circa 3-4 minuti, alla situazione di normalità, in quanto il protossido d’azoto non viene metabolizzato dal nostro organismo.
La metodica può essere utilizzata su tutti i pazienti: nei bambini piccoli irrequieti e poco collaboranti, in quelli più grandi con o senza paura del dentista e anche negli adulti che vivono con ansia la seduta dal dentista o che soffrono di accentuato gag reflex (cioè riflesso del vomito).
Grazie alla sedazione cosciente, piccoli e grandi potranno dunque vivere la visita dal dentista senza disagi, in totale tranquillità.